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Ancelotti raggiunge l’apice del madridismo

Il tecnico italiano diventa l’allenatore più titolato nella storia del Real Madrid dopo aver conquistato il suo quindicesimo trofeo a Doha, superando il record del leggendario Miguel Muñoz.

La grandezza trova sempre il suo momento. In una stagione di alti e bassi, dove il Real Madrid ha mostrato un’irregolarità insolita per il suo DNA con cinque sconfitte e tre pareggi, Carlo Ancelotti ha trovato a Doha il palcoscenico perfetto per scolpire il suo nome a lettere d’oro nella storia del club più titolato del mondo.

L’italiano, che aveva già eguagliato i record del mitico Miguel Muñoz, ha avuto bisogno di appena due periodi e 316 partite per superare un traguardo che sembrava irraggiungibile. Un’eredità costruita con 224 vittorie che acquista ancora più valore se confrontata con le 605 partite di cui Muñoz ha avuto bisogno per stabilire il suo record tra il 1960 e il 1974.

Il palmarès di ‘Carletto’ brilla per varietà e grandezza: tre Champions League che confermano la sua maestria nella competizione feticcio del Madrid, tre Supercoppe Europee che certificano l’egemonia continentale, due campionati che parlano di regolarità, due Coppe del Re che rompono siccità storiche, due Mondiali per Club e una Coppa Intercontinentale che coronano il dominio globale. Tutto questo, inoltre, con la promessa di altra gloria a venire, poiché la stagione offre ancora cinque titoli per cui lottare.

La storia ha un nuovo punto di riferimento sulla panchina del Bernabéu. E conoscendo Ancelotti, questo è solo un altro capitolo nel suo infinito libro dei record.

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