Napoli, il quinto club di Ancelotti in Italia dopo Milan, Juventus, Parma e Reggiana
Ancelotti ritorna nel suo paese di origine per guidare l’ambizioso progetto del Napoli. Sarà la quinta squadra italiana che allenerà, dopo Milan, Juventus, Parma e Reggiana.
Dopo nove stagioni all’estero, Carlo torna a casa. Ritorna in Italia, il paese in cui è nato e che l’ha visto diventare uno dei migliori allenatori del mondo. Una leggenda resa ancora più grande dai successi ottenuti in Spagna, Inghilterra, Francia e Germania.
Ancelotti assumerà la guida dell’SSC Napoli per le prossime tre stagioni, con l’obiettivo neanche troppo celato di riconquistare lo scudetto; un titolo che il club partenopeo non è riuscito ad aggiudicarsi nelle ultime 28 stagioni. Tuttavia, Carlo conosce perfettamente la Serie A, poiché l’ha vinta con l’AC Milan nel 2004 e vanta inoltre ben 473 panchine (246 vittorie) nella massima serie italiana.
Quinta esperienza in Italia
Il Napoli sarà la quinta squadra allenata da Carlo nel suo paese, dopo Milan, Juventus, Parma e Reggiana. Tutto ebbe inizio alla Reggiana in serie B. Dopo una brillante stagione, Ancelotti ottenne la promozione in Serie A, che gli valse l’ingaggio con il Parma. In due stagioni con i ducali ha conseguito un secondo posto in campionato, per poi passare alla Juventus. Qui è rimasto per tre stagioni, durante le quali ha vinto una coppa Intertoto (2000) senza però riuscire a vincere lo scudetto, concludendo la stagione per due volte in seconda posizione.
A metà stagione 2001/02 prese le redini dell’AC Milan. Un club che portò alla gloria nella stagione 2002/03 con la conquista della Champions League e della Coppa Italia, nonché il tanto agognato scudetto l’anno seguente. Ma non sono stati i suoi unici titoli sulla panchina rossonera. Con lui alla guida, infatti, il Milan ha vinto altri cinque trofei: un’altra Champions League, due Supercoppe Europee, una Supercoppa italiana e un Mondiale per Club.
Carlo apporterà l’esperienza necessaria all’ambizioso progetto del Napoli per fare il definitivo salto di qualità e consentire al club partenopeo di riprendersi lo scettro dei campioni d’Italia a distanza di 28 anni.